Giardini Pubblici Orso Mario Corbino

Busto di Dante Alighieri
La vasta Piazza D'Armi antistante il Castello Svevo voluta dagli spagnoli nel 1676 fu delimitata da alcune filari di alberi nel 1850. Nacque così il concetto di "Villa" comunale che nel 1870 fu intitolata al maggiore Micheraux
comandante delle truppe francesi che volle la sua sistemazione. Negli anni a seguire i Giardini furono allargati ad ovest con la creazione del Belvedere da cui ammirare la vista di gran parte del porto Megara con in lontananza l'Hangar e i forti "Garcia e Victoria", nel 1965 durante l'amministrazione Pustizzi fu creata una stele, in ricordo dei caduti dell'Aviazione per la Marina, sormontata da un motore d'aereo ripescato nel porto, furono sistemate aiuole e sedili e un lungo viale alberato che unisce le due zone a levante e ponente. Ad est fu costruito un sedile semicircolare in pietra, soprannominato dai cittadini "sedile o cocciu", da cui si gode la fantastica vista della rada esterna (porto Xifonio) con la figura longilinea del Monte da una parte e più a sud l'orizzonte infinito del mar Ionio. Nel 1905 nei pressi del viale ad ovest fu eretto un busto in ricordo del Re Umberto I per manifestargli l'affetto della cittadinanza in occasione delle sue visite ad Augusta. Nelle vicinanze di questo monumento ne è stato eretto un'altro in memoria di Dante Alighieri in occasione dell'ottavo centenario della sua nascita. Dal 1908 e per molti anni i Giardini ospitarono il campo di calcio e nel 1924 vi fu eretto il monumento al Milite Ignoto con la statua in bronzo rivolta a sud a perpendicolo con il centro della via Principe Umberto. La scalinata centrale e le vasche di marmo bianco laterali arricchite da getti d'acqua sono adornate da due grandi aiuole. Dal 1923 i Giardini sono intitolati allo scienziato augustano Orso Mario Corbino. I Giardini sono interessanti anche per la vasta qualità di essenze botaniche: le palme per cui era famosa Augusta al punto da essere chiamata Isola delle Palme, se ne possono ammirare parecchie specie tra le quali la palma da dattero importata dalla zona costiera africana. I viali, molto frequentati durante la stagione estiva per l'ombra e la frescura, sono una sorte di gallerie verdi formate dalle chiome dei ficus a foglia piccola. Verso nord lungo la discesa che arriva sino alla Porta spagnola si possono ammirare a destra un boschetto di Eucalyptus e a sinistra un boschetto di conifere. Altre essenze molto comuni coltivati nei Giardini Pubblici sono: oleandri di vari colori, phytospory con la loro fioritura estiva che somiglia alla zagara e ancora nel lato a levante le grandi agave con le loro fioriture particolari. Nel lato est fu costruito nel 1891 un gazebo a base ottagonale con tettoia di forma conica poggiata su pilastrini in ghisa stile liberty che ospitava nelle domeniche e nei giorni di festa la banda musicale che eseguiva concerti per i cittadini. Il pavimento del palco in origine era costituito da un tavolato che con la base vuota fungeva da cassa armonica, una accorgimento tecnico che dava risalto alle melodie dei brani eseguiti. Dopo gli anni 60 a causa di lavori di ristrutturazione e per la scarsa professionalità di chi ha eseguito i lavori il Palco ha perso la cassa armonica che è stata sostituita dal cemento armato.

Punta Izzo e Golfo Xifonio visto dai giardini

Palco della Musica



Milite Ignoto


Sedile o cocciu


Busto di Umberto I






































foto di Andrea Cimino

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